SINTESI DEL PROCESSO PARTECIPATIVO
Ecomuseo Argil Uomo e Ambiente nella Valle Latina
Patto di collaborazione per un nuovo modello di sviluppo sostenibile del territorio
Oggetto del processo è la condivisione di un patto di collaborazione (definizione di obiettivi, criteri, azioni, strumenti, ruoli e responsabilità) per lo sviluppo dell’Ecomuseo Argil Uomo e Ambiente nella Valle Latina.
Ogni Ecomuseo vive sull’attivazione della comunità che diventa autore/attore di narrazioni ed esperienze comunitarie, co-conduttrice dell’intero processo di valorizzazione e sviluppo locale.
“Gli ecomusei si configurano dunque come processi partecipati di riconoscimento, di gestione e tutela del patrimonio locale ai fini dello sviluppo sociale, ambientale ed economico sostenibile; identità progettuali attraverso le quali riconnettere tecniche, culture, produzioni, aspirazioni di un territorio omogeneo ai suoi beni culturali e alle sue specificità; percorsi creativi e inclusivi fondati sulla partecipazione attiva degli abitanti e la collaborazione di enti e associazioni”
(Manifesto strategico degli Ecomusei Italiani)
Dunque, la sostanza dell’ecomuseo si esprime proprio in un PATTO con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio:
Comunità coinvolte
Le comunità coinvolte dall’avvio del processo sono quelle appartenenti ai Comuni di:
Arnara – Castro dei Volsci – Ceprano – Falvaterra – Pofi – Ripi.
Il processo partecipativo prevede il coinvolgimento dei rappresentanti dell’intera comunità (associazioni, enti pubblici e privati, altri soggetti interessati del territorio, oltre che cittadini comuni) per elaborare un PATTO fondativo:
un documento che riassuma l’identità dell’Ecomuseo – mappando sia i beni comuni materiali ( siti, manufatti, strutture, spazi verdi, ecc…) che i beni comuni immateriali (tradizioni, saperi, testimonianze, abitudini tipiche, ecc…) – e nel quale sono condivise attività/ruoli/responsabilità affinché la comunità diventi attiva nel recuperare, salvaguardare, valorizzare, implementare i patrimoni in cui riconosce la sua storia, il suo presente, il suo futuro.
Il processo sarà articolato sia in momenti circoscritti a gruppi di lavoro che in momenti plenari estesi a tutta la cittadinanza, e sarà caratterizzato da attività sia formative che progettuali.
Il processo partecipativo non potrà avere una durata superiore a sei mesi dal suo avvio.
Data di inizio prevista del processo partecipativo |
Gennaio 2020 |
Durata del processo partecipativo (in mesi) |
6 mesi |
Soggetto promotore e gestore Soggetto decisore
Associazione Ecomuseo Argil odv Tavolo di Concertazione
Obiettivi generali
ambientale, dello sviluppo sostenibile, della promozione del territorio.
Obiettivi specifici
Sviluppare una o più azioni condivise che coniughino responsabilità reciproca, sostenibilità e miglioramento della qualità della vita
Risultato generale
azioni,strumenti, ruoli e responsabilità) per l’implementazione e lo sviluppo dell’Ecomuseo Argil Uomo e Ambiente nella Valle Latina
Risultati specifici
all’Ecomuseo e nel essere partecipi del suo sviluppo.
Il processo è articolato in incontri del Tavolo di Concertazione e momenti di confronto pubblico:
Per considerare le diverse “sensibilità” e i diversi “gradi di attenzione” della comunità sulle questioni oggetto del confronto del percorso partecipativo, l’approccio da adottare sarà quello della “piramide”:
cittadino
gruppi di attenzione
gruppi di lavoro tavolo di concertazione
incontri plenari con la comunità
mappa di comunità
materiali per l’avvio del processo partecipativo
mediante la quale si possono richiedere o solo gli aggiornamenti o la partecipazione diretta alle attività del percorso partecipativo
mediante il quale si intervista il singolo cittadino
schema per la redazione del processo partecipativo
contiene le informazioni sul processo