Ceprano e la realtà territoriale di una città di confine
Pier Giorgio Monti
Ceprano è identificabile con il Fregellanum ricordato negli antichi Itinerari. Sorse come statio sulla Via Latina relativamente al ponte che attraversava il fiume Liri. L’abitato romano si sviluppò dapprima sulla via Latina per poi ritirarsi entro le mura, forse a causa dell’invasione dei Longobardi del VI secolo. Si ha notizia dell’esistenza di un ponte sul fiume Liri nel II secolo da un’epigrafe attestante il restauro operato dall’imperatore Antonino Pio nel 140 d.C. Nel paese sono riconoscibili numerosi materiali di reimpiego tratti dall’area archeologica della vicina Fregellae. Nel territorio sono state rinvenute numerose tracce di insediamenti rurali, produttivi e/o residenziali, nonché evidenze di due sistemi diversi di centuriazione (la particolare tecnica di divisione agraria utilizzata dai Romani per la distribuzione delle terre ai coloni). In località S. Angelo al Cannuccio, nei pressi del confine con Castro dei Volsci, sono stati scavati importanti resti di un insediamento di età imperiale, consis enti in un impianto termale (piscina riscaldata e laconicum) e una cisterna che lo riforniva di acqua. Tale insediamento, forse una vasta villa, fu trasformato in chiesa nel Medioevo e assegnato, con altre due chiese cepranesi, all’ordine dei cavalieri Templari nel XIII secolo.
Comune di Ceprano – www.comune.ceprano.fr.it
Museo – Corso della Repubblica, 2, 03024 Ceprano FR – Approfondisci on line
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