La scoperta del cranio fossile di Ceprano (marzo 1994), conosciuto anche col nome affettivo ‘Argil’, ha promosso l’istituzione di un Ecomuseo che riprendendo il nome proposto dallo scopritore, si è concretizzata con il protocollo d’intesa sottoscritto presso l’Amministrazione provinciale di Frosinone il 22 febbraio 2005, firmatari Amministrazione provinciale, nominata capofila, e sindaci dei Comuni di Arnara, Castro dei Volsci, Ceprano, Falvaterra, Pofi e Ripi.
Il circolo Legambiente di Ripi, insieme al direttore ed agli operatori del Museo Preistorico di Pofi, ha realizzato a partire dall’anno 2002 una ricerca sulle risorse culturali e territoriali in quell’ambito della Ciociaria che comprende l’area valliva del basso Sacco e la confluenza Sacco-Liri, mettendo in luce la vocazione distrettuale del territorio, individuando le risorse culturali e ambientali dell’area. L’obiettivo strategico raggiunto è stato la creazione di un Sistema ecomuseale integrato, con l’intento di riscoprire e valorizzare le specificità locali oltre a definire eventuali rischi ambientali connessi allo sfruttamento del territorio. Lo scenario della valle e della dorsale montana e di quella collinare, costituisce con tutta la sua storia, cultura, tradizioni, arte e lavoro dell’uomo un sistema che si ritiene irrinunciabile, irripetibile e unico.
I beni di quest’area come centri storici, chiese, ville, palazzi, case rurali, opifici, possono essere considerati “monumenti” dell’umanità e perciò meritevoli di essere adeguatamente evidenziati, tutelati e soprattutto valorizzati attraverso l’Ecomuseo.
In tal senso si è elaborato uno studio di fattibilità che in data 10 e 12 marzo 2007 è stato messo a disposizione dei sottoscrittori del Protocollo d’intesa.
Nel 2016 si è formalizzata la costituzione dell’associazione ‘Ecomuseo Argil’, che in seguito, con Determinazione Dirigenziale n. G 17145 del 20.12.2018 è stata inserita nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato, sezione cultura, con la denominazione di ‘Ecomuseo Argil ODV’.
Nel corso degli anni, insieme all’attività di sensibilizzazione presso la Regione Lazio per promuovere la legge regionale sugli ecomusei, è stata effettuata la promozione del territorio dell’Ecomuseo con visite, incontri, convegni e manifestazioni varie.
La Regione Lazio ha emanato nel 2017 la legge n. 3 “Riconoscimento e valorizzazione degli ecomusei regionali”e in seguito, conD.G.R. n. 352 del 06 giugno 2019 – reg. n. 8/2019, ha adottato il ‘Regolamento concernente la definizione dei criteri e dei requisiti per il riconoscimento della qualifica di ecomuseo regionale’.Infine, con Det. N. G08874 del 01 luglio 2019, la Regione ha emanato l’avviso pubblico per il riconoscimento della qualifica di Ecomuseo di interesse regionale
In virtù di tale avvisol’associazione, con il consenso della provincia di Frosinone,firmataria e capofila del relativo protocollo d’intesa con i sei Comuni facenti parte dell’ecomuseo, si è proposta come ente gestore dell’Ecomuseo Argil, che nel frattempo ha assunto la denominazione di “Ecomuseo Argil – uomo e ambiente nella valle Latina”.
Con Determinazione del 23 dicembre 2019 n. G18557, ai sensi della Legge 24/2019articolo 13 comma 2, è stato riconosciuto Ecomuseo di interesse regionale e inserito nell’Organizzazione Museale Regionale con la qualifica di Ecomuseo.
http://www.regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_documenti/CUL_DD_G13389_07_10_2019.pdf